Akrotiri, Santorini: la Pompei minoica

Akrotiri, Santorini: la Pompei minoica
01 ott 2013
L'isola

Il sito di Akrotiri, nella parte sud-ovest dell’isola di Santorini, è uno dei ritrovamenti archeologici più importanti del Mediterraneo.

I primi resti dell’antica città furono rinvenuti, casualmente, nel 1860 da alcuni lavoratori delle cave di Santorini che stavano estraendo la cenere vulcanica da adoperare nella costruzione del Canale di Suez. La notevole scoperta, però, passò inosservata e solo nel 1967 iniziarono degli scavi veri e propri nel sito, grazie alla passione e alla tenacia di Spyridìon Marinatos. Akrotiri si è rivelata un vero e proprio tesoro d’inestimabile valore storico, infatti, dagli scavi è emerso un antico insediamento risalente alla civiltà minoica, quasi del tutto intatto poiché, come Pompei, sepolto dalla cenere e dai detriti di un’eruzione vulcanica avvenuta verso la metà del II millennio a.C.

Nonostante sia ancora minima la parte di città riportata alla luce in questo sito archeologico di Santorini (si stima che l’area totale dell’insediamento sia 30 volte più grande di quella già scoperta), è subito stata evidente la complessità degli edifici, del sistema stradale, di quello idraulico e di drenaggio: diverse case erano già dotate di bagni ed acqua corrente che defluiva in un sistema fognario perfetto. Il sito è la testimonianza di una delle prime opere d’ingegneria urbana. Una notevole differenza invece con Pompei è data dalla totale assenza di resti umani e d’oro (unica eccezione una statuetta di uno stambecco rinvenuta sotto un pavimento di una casa), il che fa ipotizzare che gli abitanti avevano avvertito che il vulcano sarebbe scoppiato e abbandonarono l’isola con i loro beni più preziosi, lasciando sul posto strumenti ed altri oggetti della vita quotidiana di minor valore.

Oggi il sito è ricoperto da un particolarissimo edificio permanente per proteggere e salvaguardare il lavoro svolto all’interno ed è visitabile tutti i giorni, ad eccezione del lunedì, dalle 8:30 alle 15:00. Vicino all’ingresso del scavi si trova la tomba di Spyridion Marinatos, che dopo aver loro dedicato tutta la sua vita, qui morì d’infarto all’età di 72 anni. Prima di visitare il sito è preferibile effettuare la visita al Museo Preistorico di Fira (inclusa nel biglietto) per ammirare gli affreschi e le varie suppellettili rinvenute.

Akrotiri, Santorini: un tuffo alle origini della civiltà fra il turchese del mare e il bianco dei caratteristici villaggi.